L’interior designer o l’architetto di interni sono figure che spesso vengono ignorate da chi affronta una ristrutturazione. Pensa che siano superflue, che ci si possa arrangiare, ed è anche vero, ma con che risultati? Se l’interior designer ha una credibilità, se è bravo, è invece una figura chiave: può far svoltare il progetto. Perché offre quello che si pensava, ma anche quello a cui non si avrebbe mai pensato, grazie alla sua visione laterale e alla sua esperienza.
È la differenza, oltre alla qualità dei componenti d’arredo, tra un negozio come Guarneri e gli ingrossi di arredo: abbiamo interior designer che seguono il progetto fin dalla nascita, conoscendo il cliente e le sue idee, e che riescono ad andare oltre il semplice consiglio. Nell'”andare oltre” è racchiuso il valore della consulenza di un interior designer professionista: trovare la cosa migliore per il cliente, che non è sempre quella che il cliente aveva in mente.
Cosa fa un interior designer?
Un interior designer riesce a coniugare le esigenze del cliente a quelle funzionali ed economiche. Non lavora per se stesso, seguendo solo il suo gusto, ma usa quest’ultimo in relazione all’obiettivo. Si deve mettere al servizio del committente, quindi: è essenziale notarlo, quando si decide di affidarsi ad un interior designer. Diffidare sempre da chi ha soluzioni pronte all’uso, perché sono fornite a prescindere, si basano su schemi preconfezionati: e siccome lo spazio è personale, soprattutto quello di una casa, deve essere sempre diverso e su misura per chi la abiterà, non per chi la progetta.
La consulenza di un interior designer vive di fasi:
-
L’incontro con il cliente
-
Il sopralluogo
-
La bozza di progetto
-
Il confronto
-
Il progetto esecutivo
-
I dettagli.
Il tutto deve essere in stretta relazione con il cliente, un viaggio condiviso in cui l’interior designer indica le strade da percorrere e offre la sua mano, ma non forza mai il tragitto.
Solo così l’interior designer fa la differenza. Contattaci per averne uno a tua disposizione.